giovedì 21 febbraio 2013

Amo stare chiusa in bagno, sotto la doccia. E' l'unico posto in cui puoi dare spazio alla tristezza, in cui puoi piangere senza che nessuno se ne accorga, senza freni e limitazioni perchè il rumore dell'acqua copre tutto, un po' come nelle giornate di pioggia in cui anche se le lacrime ti rigano il viso le persone che passano e ti vedono non se ne accorgono, pensano sia qualche goccia caduta dal cielo. E' bello perchè ti bruciano così tanto gli occhi dal pianto che menti a te stessa pensando che possa essere il sapone a farti quell'effetto. Guardi la tua immagine allo specchio ma la vedi sfocata un po' perchè non vedi e un po' perchè è appannato, e questa è un po' la storia della mia vita. Perchè io nella mia vita non ci ho mai visto chiaro, un po' per colpa mia e un po' per coloro che mi hanno offuscato la vista durante il cammino. In momenti di tale sconforto vorrei che qualcuno mi vedesse, con le labbra viola, gli occhi rossi, il viso a chiazze, vorrei che qualcuno vedesse le smorfie che faccio quando piango. E vorrei vedere che effetto avrei su di lei. Disgusto, stupore, pena, compassione. Qualsiasi cosa. Mi andrebbe bene tutto. Penso di essere una di quelle persone che vorrebbero farsi guardare mentre piangono, ma non ci riescono a piangere in presenza di altri ed è decisamente frustrante perchè non avranno mai la possibilità di sfogarsi liberamente con un'altro essere umano. Vorrei avere la capacità di rendere partecipi gli altri del mio malessere, tutto qua. Vorrei poter dire qualcosa di più di 'scusa ma non ho voglia di raccontare, ne parliamo domani' per poi insabbiare di tutto il discorso, sempre.

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